Presentazione:
Spiegare cosa sia, ma soprattutto come sia l'esperienza del cammino, non è facile. Il cammino di Santiago è un istante per se stessi o per Dio al termine del quale non c'è salvezza eterna, solo il benessere di sentirsi più veri, forse onesti.
Le strade per raggiungere la storica città della Galizia dove, secondo la tradizione, nel IX secolo furono scoperte le spoglie dell'apostolo Giacomo, sono moltissime: c'è il famoso percorso francese, che parte da Roncisvalle, attraversa i Pirenei e s'allunga attraverso la campagna spagnola; c'è quello che sale da Madrid e quello che parte dall'Atlantico, da Ovest, incrociando chi, da Santiago, prosegue fino al mare (a Finisterre) e lì brucia i vestiti sudati durante giorni e giorni di viaggio.
Furono diverse le motivazioni che ci hanno indotto a compiere il Cammino, nessuna però di ordine religioso. C'è chi affronta il pellegrinaggio per fede, chi per grazia ricevuta e chi, come noi, si mette in marcia semplicemente per trovare un po' di tempo per sé, per i propri pensieri e i propri problemi. Ha prevalso in me il desiderio di scoprire luoghi rimasti tali da secoli, filmare il “silenzio”.
Mia moglie ed io abbiamo scelto di intraprendere il Cammino in bicicletta, quello che parte da Roncisvalle. Siamo stati confortati dai favorevoli pareri di alcuni amici di Torino dopo aver a lungo valutato quali e quanti sarebbero stati i disagi a cui saremmo andati incontro, abbiamo anche considerata l’eventualità di una interruzione del Cammino se fossero sopraggiunte serie difficoltà: malattie, incidenti o stress.
Fu determinante anche il parere incoraggiante di alcuni amici, reduci da una esperienza simile a quella che stavamo programmando.
Del cammino poi, mi affascinava l’idea di filmare paesaggi e luoghi remoti, alcuni rimasti tali da secoli. Ma ciò significava anche farsi carico di un peso supplementare formato da videocamera, treppiede, caricabatteria e accessori vari che sarebbero andati a sommarsi ai quindici chili della bicicletta e altrettanti di bagaglio, costituito da doppio cambio di biancheria: uno il freddo ed uno il caldo, ben avvolti in sacche di plastica per evitare che si bagnassero in caso di pioggia. Ci fu anche consigliato di coprirci il capo con una busta di plastica onde evitare di bagnarsi i capelli.
Per prudenza mi sono equipaggiato di qualche attrezzo: pinze, chiavi, cacciaviti e di ogni sorta di ricambio per la bici, tutto in duplice copia: camere d’aria, flessibili per freni e cambio, pattini per freni, viti di ogni sezione e un set di mastice e toppe per eventuali rappezzi.
Mi ero prefissato di filmare paesaggi o soggetti interessanti in qualunque condizione climatica ancorché avversa. Purtroppo alcune riprese panoramiche risultano “strappate” a causa di un cavalletto risultato troppo leggero. Per quanto possibile ho cercato di riprendere i pellegrini in modo prestabilito; mentre si spostano da sinistra a destra, da est ad ovest. Per una forma di civile educazione, le riprese a persone sono sempre avvenute previo loro consenso.
La distanza percorsa in bici è stata di 787 Km suddivisa in 13 tappe di circa 60 Km giornalieri. Partenza la mattina presto cosicché verso le 11, senza fatica, avevamo già percorso una quarantina di Km. Verso mezzo giorno breve sosta per un leggero spuntino poi via per altri 20-30 Km in modo di arrivare all’ostello prima delle cinque per essere sicuri di trovare alloggiamento.
Giancarlo Tagliati
Prima tappa - clicca sulle immagini per ingrandire