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Comunicati stampa


11/12/2008
Il maestro Ettore Mantovan è il più giovane italiano a conseguire il Sesto Dan di Karate
Il cavarzerano Ettore Mantovan è il più giovane italiano a conseguire il titolo di Sesto Dan di karate. Il maestro di karate cavarzerano, infatti, ha conseguito nel Centro Olimpico Fijlkam di Ostia il prestigiosissimo Sesto Dan dopo un impegnativo esame tecnico e la discussione di una elaborata tesi. Ettore Mantovan, nato a Padova il 21 luglio 1960, pratica il karate da trentatre anni e da più di venti è direttore tecnico dello Shotokan Cavarzere, insegnante tecnico della Fijlkam del Coni e maestro qualificato con specializzazione triennale presso la scuola dello sport del Coni “Onesti” per l’età evolutiva. E’ stato membro per circa 10 anni dello staff tecnico regionale per i centri di avviamento allo sport Coni e per circa un quadriennio è stato commissario tecnico regionale Fijlkam, con il principale compito di aggiornamento e formazione dei tecnici regionali. Più volte premiato in ambito regionale e nazionale grazie ai successi ottenuti dai suoi allievi, si contano 6 titoli italiani, un argento e un bronzo europeo, il quinto posto ai mondiali juniores e numerosi podi in tornei internazionali. La tesi sviluppata dal maestro Mantovan è stata imperniata sull’aspetto motricistico e sportivo della formazione dell’uomo attraverso il karate, i quali risultano indispensabili per una sua crescita ottimale. “L’attività motoria prima, e successivamente la pratica del Karate sono potenziali veicoli di costruzione di sé, di libertà, di acquisizione di fiducia – spiega Mantovan – lo scopo della giusta attività sportiva del karate è quello del mantenimento della salute globale”. Mantovan precisa poi che l’attività motoria, soprattutto a livello agonistico “richiede allenamento favorendo lo sviluppo del senso di sé e di vita con gli altri e imparando a conoscere i propri limiti”. “Il bambino non solo incontra il mondo dei pari, dai compagni di allenamento agli avversari – continua Mantovan – ma si confronta anche con figure di adulti responsabili, dall’allenatore agli ufficiali di gara fino agli stessi genitori”. Mantovan, infine, spiega come i sistemi informatici possano essere di beneficio allo sport, anche partendo dall’insegnamento ai bambini. “Grazie alla match-analysis la tecnologia è in grado di fornire un utile supporto al lavoro dell’allenatore – conclude Mantovan – e in questi tempi di rapida e veloce evoluzione della nostra vita anche il mondo dello sport sta subendo una lenta, ma irreversibile trasformazione verso una sempre più accentuata applicazione dei metodi scientifici in ogni campo e noi addetti ai lavori possiamo scegliere di gestire le tecnologie per garantirsi migliori risultati stando così al passo con i tempi”.

Ettore Mantovan

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