Sheliphron spirifex detta vespa muratrice
ospite "indesiderata" al Camposanto di Boscochiaro.

Ci era stata segnalata le cospicua presenza di questi insetti tempo fa, quando non era ancora freddo forte, esattamente il periodo dei "morti", ai primi di novembre. Non siamo andati allora a far foto perchè ci è sembrato inopportuno presentarsi in cimitero con la fotocamera.
Oggi, domenica 29 gennaio 2017, dato che siamo andati a Villaggio Busonera per altri scatti, abbiamo colto l'occasione per venire anche qui.

E' questa una vespa solitaria che vola lentamente mantenendo le zampe a penzoloni, lunghe da 2 a 3 cm, e che caccia ragni e altri piccoli insetti che poi immagazzina in celle di fango costruite ad hoc per la propria prole. fa così: impasta la terra con la saliva e con l’acqua e usa le mandibole per costruire le sue celle di fango.Quando i nidi sono pronti, prima di sigillarli, la vespa va in cerca di ragni, li paralizza con il veleno del suo pungiglione, li porta dentro le celle dove depone anche le sue uova.
Da ogni singolo uovo nasce una larva che si nutre dei ragni vivi e paralizzati, portando a compimento tutta la sua fase giovanile nel bozzolo di terra.
"E’ un insetto assolutamente innocuo. Smaltita la paura iniziale per la sua improvvisa comparsa, se si considera indesiderabile la sua presenza, la cosa migliore da fare è avere pazienza e cercare di seguire i suoi spostamenti fino a localizzare il nido. L’asportazione di questo eliminerà automaticamente anche l’insetto che, infastidito, si metterà alla ricerca di un nuovo sito da colonizzare".

e invece no, non è vero affatto! al massimo si spostano un pò più in là.

Ma ci sarà pure qualcuno che può porvi rimedio? o aspettiamo che una persona cada dalla scaletta dove è salita per mettere dei fiori al proprio caro?


    
    
    
    
    
    
    
    
Non pensate siano solo questi i nidi, ce ne sono moltissimi, dappertutto sui soffitti.

Dato che eravamo qui, oltre ad essere stati un pò in raccoglimento davanti alle tombe dei "15 piccoli Angeli volati in cielo il 21 maggio 1950 a seguito del crollo della passerella, abbiamo scattato qualche foto per coloro che non sono mai venuti a rendere loro omaggio.

    
    
    
    
    
    
    
     La cappelletta ha bisogno di un pò di manutenzione.
A Boscochiaro tutti gli anni si commemora il giorno
della caduta della passerella ma sarebbe bene
destinare un pò di fondi per il restauro.

E ancora, dato che eravamo qui, abbiamo cercato e trovato la tomba di Madre Ester Laggia, canossiana, autrice della sua "Biografia" che contiene anche tanti riferimenti storici su Cavarzere.

    
     Appena entrati dal cancello, sulla destra

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