Curiosità
L'episodio più noto è però tramandato dalla "Legenda Aurea" di Jacopo da Varagine: un giorno
Placido era andato al lago che si trovava vicino al convento. Voleva attingere l'acqua ma
scivolò. Rischiava di affogare e non c'era nessuno che potesse salvarlo ma in quello stesso
istante Benedetto ebbe una visione. Chiamò Mauro e lo mandò in aiuto del compagno. Era tanta
la foga del giovane monaco che, d'istinto, senza pensarci su, corse a salvare l'amico
riportandolo a riva. Solo allora si rese conto d'aver praticamente camminato sopra il pelo
dell'acqua. Il miracolò si compì, secondo le cronache, poiché alla fede si era unita la cieca
obbedienza nei confronti del proprio abate e dei suoi ordini.
Secondo un'altra tradizione diffusa nel IX secolo, Mauro fondò a Glanfeuil in Francia, un
monastero dove portò la Regola benedettina; per questo i religiosi della congregazione
benedettina francese, sorta nel 1618, presero il nome di Maurini.
Nel calendario liturgico la ricorrenza cade il 15 gennaio, ma nelle località di cui è patrono
spesso i festeggiamenti hanno luogo in date diverse, ad esempio in aprile, maggio o agosto.
Oggi riposa a Viagrande, in provincia di Catania, nella chiesa della Madonna dell'Idria.
A San Mauro sono attribuite gesta prodigiose: secondo i racconti popolari riuscì a camminare
sulle acque, come solo Gesù era riuscito a fare. Era unico anche nel saper vedere e scacciare
i demoni che tormentavano le persone. Per i suoi straordinari poteri viene invocato per guarire
da ogni sorta di malattie soprattutto il raffreddore e accorre in aiuto in tutte le situazioni
di difficoltà. In Veneto è dedicato a lui il Comune di San Mauro di Saline, in provincia di
Verona. E' anche patrono di Rovarè (dal latino roboretum, "bosco di roveri") nel trevigiano e
del piccolo paese di Trambileno nei pressi di Rovereto (Trento): nella pala dell'altar maggiore
della parrocchiale, opera del Casetti, è raffigurata l'immagine del Santo che cammina sulle
acque.
In Veneto si ricorda anche un altro San Mauro, vissuto nel IV secolo. Secondo la tradizione
era di origine africana; fattosi monaco in giovane età, trascorse diciotto anni in un
monastero. Poi decise di andare a Roma in pellegrinaggio sulla tomba dell'apostolo Pietro, da
lì si spinse fino in Istria a Parenzo, dove venne eletto primo vescovo della città. Fu
martirizzato durante l'ultima grande persecuzione di Diocleziano.