San Mauro di Parenzo
dal volumetto "Santi Patroni protettori e guaritori"
distribuito recentemente con Il Gazzettino


    Sono almeno 16 i Santi che portano questo nome. Tra i più importanti il Mauro vissuto nel VI secolo, monaco e abate dell'Ordine benedettino. Fu il principale discepolo di San Benedetto da Norcia, a cui fu affidato quando era ancora bambino, assieme a San Placido. Non si hanno notizie precise della vita ad eccezione di quanto racconta papa Gregorio Magno in uno dei suoi dialoghi. Si sa che visse come discepolo di San Benedetto e presumibilmente, quando questi lasciò Subiaco per Montecassino, gli successe come abate. Però sappiamo com'è fatto grazie ad un dipinto. Descrive un fatto prodigioso: un prete malvagio per uccidere Benedetto da Norcia, gli manda in omaggio un grosso pane benedetto. Ma a lui basta toccarlo per "sentire" che è avvelenato. E chiama un corvo che arriva a uncinare il pane col becco, portandolo lontano. Un affresco nel Sacro Speco di Subiaco mostra il corvo già in volo col pane, Benedetto che lo saluta e due ragazzi che stanno a guardare stupefatti. Sono Placido e Mauro, figli dei patrizi romani Tertullo ed Eutichio.
    L'episodio più noto è però tramandato dalla "Legenda Aurea" di Jacopo da Varagine: un giorno Placido era andato al lago che si trovava vicino al convento. Voleva attingere l'acqua ma scivolò. Rischiava di affogare e non c'era nessuno che potesse salvarlo ma in quello stesso istante Benedetto ebbe una visione. Chiamò Mauro e lo mandò in aiuto del compagno. Era tanta la foga del giovane monaco che, d'istinto, senza pensarci su, corse a salvare l'amico riportandolo a riva. Solo allora si rese conto d'aver praticamente camminato sopra il pelo dell'acqua. Il miracolò si compì, secondo le cronache, poiché alla fede si era unita la cieca obbedienza nei confronti del proprio abate e dei suoi ordini.
    Secondo un'altra tradizione diffusa nel IX secolo, Mauro fondò a Glanfeuil in Francia, un monastero dove portò la Regola benedettina; per questo i religiosi della congregazione benedettina francese, sorta nel 1618, presero il nome di Maurini.
    Nel calendario liturgico la ricorrenza cade il 15 gennaio, ma nelle località di cui è patrono spesso i festeggiamenti hanno luogo in date diverse, ad esempio in aprile, maggio o agosto. Oggi riposa a Viagrande, in provincia di Catania, nella chiesa della Madonna dell'Idria.

Curiosità
    A San Mauro sono attribuite gesta prodigiose: secondo i racconti popolari riuscì a camminare sulle acque, come solo Gesù era riuscito a fare. Era unico anche nel saper vedere e scacciare i demoni che tormentavano le persone. Per i suoi straordinari poteri viene invocato per guarire da ogni sorta di malattie soprattutto il raffreddore e accorre in aiuto in tutte le situazioni di difficoltà. In Veneto è dedicato a lui il Comune di San Mauro di Saline, in provincia di Verona. E' anche patrono di Rovarè (dal latino roboretum, "bosco di roveri") nel trevigiano e del piccolo paese di Trambileno nei pressi di Rovereto (Trento): nella pala dell'altar maggiore della parrocchiale, opera del Casetti, è raffigurata l'immagine del Santo che cammina sulle acque.
    In Veneto si ricorda anche un altro San Mauro, vissuto nel IV secolo. Secondo la tradizione era di origine africana; fattosi monaco in giovane età, trascorse diciotto anni in un monastero. Poi decise di andare a Roma in pellegrinaggio sulla tomba dell'apostolo Pietro, da lì si spinse fino in Istria a Parenzo, dove venne eletto primo vescovo della città. Fu martirizzato durante l'ultima grande persecuzione di Diocleziano.


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