Caro Flavio,
premetto che ero incerto se segnalarti quanto sto per dirti ma l'episodio di cui ti voglio narrare
ha dell'incredibile. La lettera che ti allego è stata scritta con sofferenza ed inviata alla
redazione dei due giornali cittadini di Settimo Torinese: La Voce e La Nuova, si tratta di questo:
da anni attendevo che venisse intitolata a Settimo una via a Cavarzere e già sai quale è stato
l'esito. Ebbene ieri c'è stata la sua inaugurazione alla presenza delle autorità di Cavarzere e di
Settimo, io non ho ricevuto alcuna informazione e/o invito a parteciparvi e per tale ragione non
me la sono sentita di essere presente all'evento che è unico ed irripetibile. Mi è facile fare
il confronto tra questo comportamento ed il tipo di rapporti epistolari che mantengo e nutro con
persone in varie parti del globo ed il cui "garbo" mi è sempre stato da esempio. Mi giro ed
osservo, lo comparo con questo atteggiamento irrispettoso. Sia chiaro che lo smacco non riguarda
soltanto me nella mia persona quanto pittosto verso quei sentimenti espressi nella mia lettera
per il gemellaggio e per la richiesta di intitolazione della via.
Flavio, ti chedo scusa per lo sfogo ma ritengo di averne motivo, come ritengo anche che la notizia
venga fatta conoscere ai miei cari concittadini.
un caro saluto
Giancarlo
clicca di seguito per leggere:
- Dimenticanza o mancanza?
vedi anche:
- Racconto di Jerry Whiting
- (io) cavarzerano emigrato a Settimo (racconto autobiografico)
- lettera inviata al Comitato organizzatore del gemellaggio Cavarzere-Settimo
- de bello 1939-1945 ma non solo...