Giancarlo Tagliati, classe 1942, cavarzerano di nascita, emigrato a Settimo Torinese nel 1951, dove ha frequentato la scuola Avviamento Professionale per diventare elettricita e radiotecnico; ha conseguito due diplomi: elettronica industriale e perito elettronico...
...le sue grandi passioni?
"la cinematografia e le radiotrasmissioni";
diverse le collaborazioni con riviste specializzate, le presentazioni multimediali ed i mediometraggi realizzati,
citiamo, ad esempio:
- “prima che fassa note”, ricordi di Cavarzere con filmati inediti;
- “Tracce di memoria”, sulla alluvione del '51 con filmati inediti;
- “Giochi passati, presenti e futuri”, allievi delle medie a cui insegna a costruire giocattoli, fionda, lippa.
Attualmente è impegnato nella ricostruzione storica degli ultimi giorni precedenti la liberazione di Cavarzere.
A tale scopo ha accumulato centinaia di documenti: foto, filmati, piantine, testimonianze e rapporti militari consultando archivi
ed intrattenendo contatti epistolari con testimoni diretti e/o parenti di veterani negli USA.
Qualche foto della sua raccolta:
- una foto aerea, o meglio un "mosaico" di sei foto, di un bombardamento di Cavarzere
nel 1945
- il co-pilota Victor Hancock, con il quale Giancarlo è in periodica corrispondenza,
che si ricorda di quando partì in missione per bombardare Cavarzere e Padova
nell'aprile del 1945.
- La pagina del diario del Generale Bisogniero con la cronaca della liberazione di Cavarzere
e la foto con la sua video-intervista sulla Liberazione di Cavarzere
Giancarlo ama la vita dinamica...
...e non disdegna il volontariato
"tra le mie varie occupazioni non poteva mancare la frequenza ad una serie di 9 lezioni
sui giochi e giocattoli. Sono lezioni cosiddette “interattive” dove la docente ci invita a
sottolineare e raccontare le proprie esperienze con i giochi ed i giocattoli di quando si era
molto giovani. Dimenticavo, il corso si tiene presso la UNITRE la ormai nota università della
III età. In passato ho collaborato con i docenti delle scuole medie per insegnare agli allievi
delle tre classi come una volta si giocava e con cosa. Ho insegnato loro a costruire le fionde,
le lippe, il camion, i cerchioni ed il trattore con i rocchetti di legno ormai diventati
introvabili."
questo è il "banchetto" di Giancarlo all'edizione 2009 de "Quando se zugava co' gnente"
di Cavarzere.
Infine, ma solo per adesso, uno suo scritto:
"Il mio racconto, che ti allego in pdf, trae spunto da un episodio avvenuto a Cavarzere
attorno al 1950.
Abitavo, allora, nelle case UNRRA, la prima, nell’abitazione a destra al primo piano. Il luogo
dove persi l’oggetto descritto nel racconto è l’area che da via Galeno si estendeva fino al
cinema San Marco.
A quell’epoca era un’area ancora lasciata libera alla spontaneità della natura dove spesso
stanziavano le giostre per la festa patronale di San Giuseppe e sovente si attendavano i circhi
equestri, ricordo il nome di uno di questi: il circo Zoppè, avevano un elefante che lasciavano
libero e noi ragazzi lo seguivamo in via Galeno con grande curiosità e massimo divertimento.
Ricordo anche quando atterrò, nella stessa zona, un elicottero per pubblicizzare il nuovo
sistema di cottura con il gas in bombola: il Pibigas.
Credo si stata l’epoca nella quale fu avviata la costruzione di corso Italia. Vedi foto del
negozio di Battisti in costruzione (per gentile concessione).
Il racconto è stato scritto per gli amici dell'UNITRE di Settimo ai quali avrei dovuto spiegare cosa è la "meanda".
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Il fabbricato di Foto Battisti in costruzione (ora Foto Bedendi in Corso Italia) - l'epoca risale più o meno a quella del Racconto