"Parapetto e gradinate"
di Rolando Ferrarese
da Il Gazzettino
del 24 marzo 1961


clicca sulle immagini per ingrandire - Foto di Flavio
(foto liberamente prelevabili - citare la fonte in caso di utilizzo pubblico)


Dalla mail di Dino giunta in redazione qualche giorno fa.

"Nato e cresciuto a Cavarzere, mi sono sempre chiesto dove portassero quelle gradinate sul lato opposto della strada dove c'era il Patronato dei Padri Canossiani.
Da bambino, assieme agli amici, ci divertivamo a salire, correre e scendere quei pochi gradini e spesso sedevamo sul "muretto", con gambe e piedi penzoloni, a rimirar chi passava sul lato opposto della strada.
Non avevamo di meglio da fare?
Certo, giocavamo a pallone, a nascondino, a "darsea e torsea", a "patte", ecc. ma poi ci riposavamo così.
Ho raggiunto l'età adulta e ho saputo da quest'articolo trovato su Cavarzereinfiera perché le gradinate finiscono lì."

    
    
    
    
    
    


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