C'era una volta
Villa Metiche
Monsole di Cona
marzo 2015


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(foto liberamente prelevabili - citare la fonte in caso di utilizzo pubblico)


Relazione storico artistica sulla villa che ha ospitato i nobili Marin dal 1700 al 1830

L'edificio si apre verso il cortile lastricato a sud, con un vasto spazio porticato ancora recante la settecentesca pavimentazione in lastroni di trachite euganea.
L'alzato principale è segnato da sette eleganti arcate scandite da lesene e sottolineate da una cornice longitudinale che delimita l'affaccio dei granai occupanti interamente l'ultimo piano.
Gli angoli dell'edificio appaiono ancora lavorati con intonaco a finto bugnato rustico: sul retro vi è un elefante affaccio in trachite euganea di Montemerlo.
Le forometrie appaiono per lo più originarie, come pure gli intonaci, in più punti sbrecciali ma evidenzianti il sottofondo originale in macinato di cotto.
La copertura è a quattro falde con manto in coppi, sostenuta da una bella sequenza di incavallature lignee, a loro volta appoggiate su piiastrature in mattoni a cadenza regolare; gli orizzontamenti sono tutti in travature a tavolato lignee.
All'interno sono ben conservati molti pavimenti ottocenteschi in cotto e, in genere, gran parte delle partiture settecentesche.
La distribuzione interna degli spazi prevede una zona centrale di magazzini e depositi e le parti laterali destinate a residenza, con relative aperture ad arco e balaustrate in pietra. In corrispondenza delle due aree originalmente abitate, oggi é abitata solo quella orientale; si trovano le due sale di accesso al primo piano, a sua volta percorso da un lungo corridoio sul quale si affacciano numerose piccole stanze molte delle quali conservano interessanti decorazioni a tempera dei soffitti, di gusto ottocentesco.
Le sale al pianterreno, invece, mantengono l'accesso all'area porticata e presentano soffittature alla Sansovino.
Un interessante giardino di ispirazione paesaggistica e una loggetta in ferro, di gusto tardo ottocentesco posta sul portale est ma celata quasi del tutto dalla vegetazione, allietano la parte nord del complesso.

il Ministero dei Beni Culturali, con provvedimento del 15 settembre 2003, ha dichiarato la "Villa di Monsole" di particolare interesse storico, artistico e architettonico e l'ha vincolata ai sensi dell'art.2 del D.L. 490/99; inoltre ha individualo un'area di rispetto adiacente alla villa stessa sottoponendola ad analoghe tutele di legge.


Immagini e relazione storico artistica tratte dal libro "CONA, la trasformazione di un territorio"

    
    
    
    
    
    


Attualmente, la villa risulta inagibile per qualsiasi utilizzazione, in quanto durante i lavori di restauro, un incendio divampato il 15 gennaio 2010 ha distrutto completamente la copertura e i solai del primo e del secondo piano, nonchè le decorazioni a tempera dei soffitti.
Foto realizzate il 16/1/2010, il giorno dopo l'incendio

    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    


Immagini realizzate il 19 marzo 2015

    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    
    

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