Ogni quadro è un momento di vita e come la vita è ora aspra, ora malinconica, ora felice e ridente, così il quadro ha in sè
l'immediatezza delle cose semplici e profonde.
Gli artisti che partecipano a questa mostra, non sono isole separate tra di loro, ma vivono momenti comuni della loro passione e
producono la cultura visiva del nostro tempo e della nostra città.
Ritrovarne oggi tanti assieme ci meraviglia perché la frettolosa vita di tutti i giorni non ci permette di collegare questi fermenti;
approfittiamo dell'occasione che questa collettiva ci consente.
A nome dell'Amministrazione Comunale ringrazio gli artisti presenti, augurando a tutti un pieno successo delle loro opere.
IL SINDACO
Ivo Del Biondo
Pur essendo Cavarzere e il suo territorio, area certamente poco significativa dal punto di vista artistico e storico, nel campo delle
attività culturali ha saputo suscitare interesse e attenzione superiore al limitato ambito locale.
In occasione della presentazione della personale di Guy Harloff, mostra che ha inaugurato la "rinata" Galleria Comunale d'Arte,
avevo espresso il convinto impegno deH'Amministrazione Comunale di offrire questi spazi importanti, alla città e ai movimenti culturali
che essa rappresenta.
Anche Guy Harloff, artista che ha apprezzato e conserva un profondo legame per Cavarzere, ha molto insistito sulla valorizzazione del
patrimonio culturale rappresentato da molti concittadini artisticamente impegnati nel proporre propri momenti di creatività.
La costituzione del GRUPPO ARTI VISIVE, va salutato come momento di grande significato culturale ampiamente meditato e inteso come
aggregazione di soggetti impegnati non solo artisticamente, ma anche come propositori di un'azione più vasta, tesa alla massima
valorizzazione dell'arte nelle sue varie espressioni.
Accanto ad artisti cavarzerani noti a tutti, questa prima Collettiva propone autori impegnati, forse per la prima volta, a presentare
la loro proposta artistica. Sono certo che il risultato di questa iniziativa consentirà al GRUPPO ARTI VISIVE di ottenere un giusto
riconoscimento e un generale apprezzamento.
Mi sia consentito, infine, di esprimere un affettuoso e commosso ringraziamento a uno dei più convinti e impegnati fondatori
dell'Associazione, Gastone Mainardi, recentemente scomparso, presente artisticamente alla Collettiva, a testimonianza di un
significativo impegno culturale e civile.
Daniele Scutari
Assessore alla Cultura
Una sera, ci vedeva riuniti intorno a una tavola; il "vino nobile" non disdegnava di mescolare la sua nota soave a quella, ben più
tonica, di altri vini d'ogni tipo.
Quando la conversazione sui fatti del giorno o sulle proposte per un intervento divertente o scandaloso nella vita ha cominciato a
perdere vivacità, siamo passati ai "giochi", quelli di società, nel tentativo sottile di esorcizzare la retorica fondazione del gruppo:
da qualche anno nell'aria, oggi una necessità.
Ci piace pensare a chi segue le vicende dell'arte come ad un essere aperto, che si dispone alla comprensione del fondo di cultura che
essa pone in mostra.
In tutto ciò non c'è un compiacimento per l'eterno, ma piuttosto una necessità di entrare e di tentare di capire quello che gli artisti
vanno facendo e i desideri della loro attività.
Il pretesto è la collaborazione richiestaci dall'Assessore alla Cultura, nella gestione della rinnovata galleria d'arte comunale: una
promessa mantenuta!
Senza voler scendere nel dettaglio critico, che ci pare fuori luogo, per alcuni degli autori in mostra, la prossimità con i procedimenti
della "pittura esplosiva" è evidente e si iscrive in una più diffusa attenzione che gli artisti giovani rivolgono alla grande stagione
informale, spinti dall'esigenza di lasciare margini più ampi della soggettività, alle pulsioni, all'energia.
Per altri questa proposizione astratto-espressionista non mette fuori gioco ogni verità naturale, in quanto rielabora i modelli
collaudati della materia-colore conservando il pathos e le tradizionali suggestioni: una tensione formale e plastica domina come
principio organizzativo sulle forze dissolvitrici e centrifughe della natura. Si ripropone, in pratica, la vitale analogia che vive
nella pittura e nella scultura tra natura e astrazione, tra metri tradizionali e immagini analoghe, tra senso e intelletto.
La città di Cavarzere ha proposto una pausa di riflessione sulla nostra contemporaneità, riscoprendo un ruolo dinamico e propulsivo,
al fine di intessere un dibattito che conduca all'avvio di una nuova visione e ad un nuovo e più vivo interesse verso l'attività e
la seria preparazione degli artisti.

Copertina del catalogo
O P E R E