Tullio Serafin, il custode del bel canto ripercorre la carriera di Tullio Serafin, considerato uno dei più grandi maestri concertatori del repertorio operistico italiano. La sua biografia artistica, qui ricostruita con la cronologia completa delle direzioni, appare ancor più straordinaria se analizzata alla luce degli scritti inediti contenuti in questo saggio. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Particolare pregio hanno gli scritti di Franco Alfano, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Gino Marinuzzi, Pietro Mascagni, Italo Montemezzi, Ildebrando Pizzetti, Richard Strauss ed Ermanno Wolf Ferrari. Vi sono anche lettere che arrivarono a Serafin da personaggi illustri della cultura, come Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Di notevole interesse sono anche le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Nel libro è contenuto anche un estratto dell’intervista, raccolta dall’autrice a Bussetto nel febbraio 2009, a Carlo Bergonzi, che più volte si trovò a collaborare con Serafin e al quale è particolarmente legato. La premessa dell’opera è stata realizzata con la collaborazione del maestro Nello Santi, che ha testimoniato la propria stima per Serafin e la sua arte di concertatore.
L’AUTORE – Nicla Sguotti
Nicla Sguotti risiede da sempre a Rottanova di Cavarzere, paese natale di Tullio Serafin. Si è
laureata con il massimo dei voti in Lettere, indirizzo Storia della musica moderna e contemporanea,
all’Università di Padova presentando una tesi sul celebre direttore d’orchestra, dalla quale ha preso
vita il saggio Tullio Serafin, il custode del bel canto. Collabora con associazioni ed enti culturali,
quali il Circolo Amici del maestro Tullio Serafin e l’Associazione Concetto Armonico, in qualità di
musicologa, ed ha al suo attivo diverse importanti collaborazioni con musicisti e artisti di fama
internazionale, nonché la presentazione di eventi musicali in luoghi prestigiosi, tra i quali la Basilica
Papale di San Francesco ad Assisi e la Pontificia Chiesa di Sant’Anna in Vaticano. Ha curato la
presentazione e l’ufficio stampa di varie manifestazioni musicali in Veneto e in Italia, nel cui
ambito ha avuto l’onore di collaborare con artisti quali I Solisti Veneti, l’Orchestra di Padova e del
Veneto, l’Orchestra e il Coro di Vicenza diretti dal maestro Giuliano Fracasso, Raina Kabaivanska,
Katia Ricciarelli, Pippo Baudo, Simona Marchini, Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Maria Dragoni,
Sara Mingardo, Frate Alessandro Brustenghi, Norman Shetler e altri apprezzati artisti. È anche
giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine nazionale dei giornalisti, e scrive per diverse testate
venete.
Recensione MTG
domenica 13 luglio 2014
FRESCHE NOTE LIBRI: TULLIO SERAFIN IL CUSTODE DEL BEL CANTO, NICLA SGUOTTI (ed. Armelin Musica – Padova)
Vogliamo segnalare l’interessante libro che la musicologa e giornalista Nicla Sguotti ha
dedicato al maestro Tullio Serafin, indimenticato direttore d’orchestra veneto, nato a
Rottanova di Cavarzere e mentore di tanti artisti, uno su tutti la grande Maria Callas, con cui
ha realizzato produzioni memorabili in teatro ed incisioni che testimoniano la ricchezza
interpretativa di entrambi i musicisti. Il libro è costituito da 277 pagine tutte da gustare.
Una prima parte ripercorre la carriera del musicista, a partire dagli studi di violino sin da
giovanissimo tra tante difficoltà, l'iscrizione al conservatorio milanese, i primi ingaggi nel
capoluogo lombardo; poi finalmente il lavoro alla Scala con il grande Toscanini ed il
passaggio alla viola con cui divenne stabile nell’orchestra scaligera. Infine il debutto come
direttore d’orchestra e da lì un crescendo di esperienze importanti nei maggiori teatri
italiani e quindi anche all’estero. Grande merito del Maestro fu anche credere nelle nuove
produzioni, nel talento dei giovani compositori e dei giovani cantanti; un uomo eccezionale
oltre che grande musicista. Tutta la sua incredibile vita artistica è riccamente raccontata e
documentata in questo volume da scoprire pagina dopo pagina.
In estremissima sintesi, questo libro è un dettagliato excursus sulla carriera di questo
meraviglioso Maestro, profondo conoscitore delle voci operistiche e sempre al servizio della
musica. Fittissima la rassegna stampa che lo vide protagonista, presente nella seconda parte
del libro, e veramente dettagliata e stupefacente la cronologia delle sue direzioni
orchestrali, nonché delle incisioni discografiche. Sono presenti infine, nella terza parte, le
fotocopie e le trascrizioni di diverse lettere indirizzate al Maestro da parte di personaggi del
calibro di Gabriele d’Annunzio, Ermanno Wolf Ferrari, Pietro Mascagni, Richard Strauss,
Maria Callas, ecc. Il libro è anche arricchito da alcune fotografie del Maestro con illustri
colleghi. E' incredibile scoprire come quanti interpreti di fama mondiale abbiano cantato
sotto la direzione di Serafin.
Infine, troviamo una lunga e ricca intervista di Nicla Sguotti a Carlo Bergonzi, nella quale il
grande cantante ci spiega aneddoti e condivide sentimenti, ricordi e toccanti particolari per
raccontare il grande direttore d’orchestra, un mostro sacro che ci onora avere tra i nati nel
nostro Bel paese.
Il libro scorre via fluido con contenuti immancabili nella biblioteca degli appassionati
d’opera, e oltretutto ci documenta su un pezzo di storia importante del nostro paese e della
nostra cultura; buona lettura!
MTG (collegati al sito MTG Lirica)
Associazione culturale GB Opera magazine
www.gbopera.it
di Nicla Sguotti. Con scritti inediti di Maria Callas, Gabriele D'Annunzio, Richard Strauss e
Pietro Mascagni
- Edizioni Armelin Musica, Padova (2014) Collan BIO 0009 - 280 pagine ISBN 978-88-95738-78-9
(€ 28,00)
Nicla Sguotti ha dedicato la sua tesi di laurea in lettere alla figura dell'insigne direttore
d'orchestra, Tullio Serafin, oriundo da Rottanuova di Cavarzere, dove lei stessa risiede da
sempre. ( Questa cittadina di 1.200 abitanti si trova al Sud della provincia di Venezia, anche se
è più vicina di Rovigo e Padova ). Da questo suo lavoro è nata la sontuosa biografia del
Maestro, apparsa sui tipi della Armelin di Padova, nel 2014.
Il Maestro Serafin, uno dei più famosi direttore e concertatore del secolo scorso, ha avuto una
lunga carriera di 62 anni , cominciata nel 1902 e terminataa nel 1964, anche se, nel 1898, prima
di diplomarsi in viola e composizione, aveva già diretto a Milano Don Pasquale e l'Elisir, con lo
pseudonimo di Alfio Sulterni, anagramma del suo nome. Se, come molti altri, ha diretto tutto il
repertorio operistico tradizionale, quello che stupisce è di costatare il numero cospicuo di prime
esecuzioni assolute di opere contemporanee affidate al Maestro Serafin: ( Un curioso
accidente di Coronaro, Quare ? di Galignani, Resurrezione di Alfano, La fidanzata di Corinto di
Coppola, Giovanni Gallurese di Montemezzi, Jana di Virgilio, L'Albatro di Pacchierotti, Medea di
Tommasini, Il Poeta di Cantù, Il pane altrui di Orefice, Sperduti nel buio di Donaudy, Fasma di
La Rotella, Héllera di Montemezzi, La Festa del Grano di Fino, Fior di Neve di Filiasi, La
Habanera di Laparra, L'Amore dei tre Re di Montemezzi, L'Abisso di Smareglia, L'Ombra di Don
Giovanni di Alfano, Il Sogno di Alma di Lopez Buchardo, Don Chisciotte di Dall'Orso, La Sposa
di Corinto di Canonica e molte altre).
Rapidamente, la fama dell'illustre musicista si estende al di là dell'Europa: già nel maggio 1914,
Serafin, trentaseienne, dirige al Colon di Buenos Aires. L'anno successivo dirige 8 opere a
L'Avana. Nel 1919, torna al Colon, poi dirige 7 opere al Solis di Montevideo. Nel 1920 dirige 16
opera a Buenos Aires e 11 al Municipale di Rio de Janeiro. Nel 1923, debuta al Metropolitan
Opera di New York. Rimarrà 10 anni nelle grandi metropoli americane, senza rientrare in
Europa. Tornerà a Buenos Aires, Rio de Janeiro e Sao Paulo nel 1937, 1938 e 1949, a Rio nel
1950, a Buenos Aires e Sao Paulo nel 1951. Nel 1952 sarà nuovamente a New York e l'anno
successivo a San Francisco. Nel 1955, nel 1957 e nel 1958, sarà chiamato a dirigere a
Chicago. Saranno le ultime apparizione del Maestro sul continente americano.
Malgrado una prestigiosa carriera, Serafin dovrà aspettare 11 anni dopo la sua morte, per avere
una adeguata sepoltura grazie al Maestro Gianandrea Gavazzeni. Ovviamente Serafin passerà
alla storia per essere stato, assieme a Francesco Siciliani, lo scopritore di Maria Callas. La
dirigerà durante 75 recite, dal 1947 al 1960 e inciderà 15 opera e diversi recitals. Dieci pagine
del libro sono dedicate ai rapporti professionali tra Serafin e la Callas. Ma più ancora della
Callas, Serafin collaborò a lungo con il soprano Rosa Ponselle che diresse in almeno 113 recite
negli Stati Uniti.
Uno dei maggiori pregi del volume della Sguotti, è la cronologia completa della carriera di
Serafin, che occupa 100 pagine ( Il precedente libro di Teodoro Celli e Giuseppe Pugliese ne
conteneva solo 30 al percorso artistico del direttore veneto). Il sottoscritto che ha dovuto
ricostituire diverse cronologie può testimoniare quanto sia oneroso questo lavoro di ricerca! Nel
volume troviamo inoltre una discografia che elenca le 84 registrazioni. Troviamo inoltre la
trascrizione di 24 lettere ricevute dall'artista, tra il 1912 e il 1967, tra le quali due inedite della
Callas.
Un lavoro meticoloso e preciso che riguarda anche tutte le date di nascita e di morte di tutte le
persone citate nel testo (compositori, direttori d'orchestra, artisti lirici e la famiglia del Maestro:
la moglie Elena Rokowska, all'anagrafe Ruzkovskaja, l'unica figlia Vittoria, prima moglie del
basso Nicola Rossi Lemeni, la nipote Donatella Sabetta, il fratello Leandro).
Per queste ragioni, il libro della Sguotti è fondamentale per chi si interessa al cosidetto periodo
d'oro della lirica italiana e vuol conoscere meglio la figura di un grande personaggio della lirica
del '900, che ha avuto intorno a lui tutti i più grandi artisti lirici della sua epoca.
5 gennaio 2015
Jean-Jacques Hanine-Roussel
Il Giornale, lunedì 15 agosto 2016
Un libro ricorda l'umiltà del grande Serafin di Giovanni Gavazzeni