Magdalene è un film del 2002 scritto e diretto da Peter Mullan. È sostanzialmente un film-denuncia sui soprusi
subiti da ragazze e giovani donne, rinnegate dalle loro famiglie oppure orfane, che si macchiavano di peccati
giudicati molto gravi per la benpensante comunità cattolica irlandese. Per espiare le loro colpe e ritrovare dignità
agli occhi della comunità, le giovani venivano inviate presso conventi devoti alla Maria Maddalena (peccatrice
convertita da Gesù), Case Magdalene appunto, ove venivano impiegate soprattutto come lavandaie non retribuite.
Il clima di sottomissione e l'isolamento nel quale le giovani erano costrette a vivere fungeva spesso da paravento
oltre il quale si celavano episodi di violenza e maltrattamenti. Le lavanderie all'interno dei conventi della Maddalena
andarono diminuendo man mano che il progresso rendeva obsoleto l'utilizzo della manovalanza. L'ultima di queste
strutture chiuse i battenti nel 1996.
Regista: Peter Mullan
Anteprima nazionale: 30 agosto 2002
Sceneggiatura: Peter Mullan
Musica: Craig Armstrong
Cast: Nora-Jane Noone, Anne-Marie Duff, Geraldine McEwan, Eileen Walsh
Premi: Leone d'oro
Interessante è anche la lettura del libro di Riccardo Iacona dal titolo "Se questi sono gli uomini"
In sintesi
Uomini che uccidono indisturbati, senza fare scalpore e rumore perché le vittime sono solo donne. Riccardo Iacona
racconta in Strage di donne un pezzo d’Italia in cui a farla da padrone è ancora la forza maschile brutale e
incontrollata. Non siamo in Messico, non siamo a Ciudad Juarez dove milioni di donne muoiono ogni anno. No,
siamo nel Belpaese, a volte in città ricche e splendenti, del Nord o del Sud, in piccoli paesi dispersi tra i monti o in
bei paesini affacciati sul mare. L’unica cosa che accomuna questi luoghi è la vera e propria strage di donne. Solo
nel 2011, racconta il giornalista di Presadiretta, sono state uccise 137 donne, una ogni 3 giorni. Ma nel 2012 cosa
accadrà? La stima approssimativa e parziale dell’anno in corso conferma tale cifra. E il tutto non fa notizia, fa
parlare i tg per un minuto scarso, crea scalpore nell’ascoltatore per un momento e poi si cambia pagina perché si
pensa che non tocchi mai a noi, ai nostri vicini di casa, alle nostre famiglie e che le povere vittime di questi omicidi
vivano in contesti d’ignoranza e povertà. Iacona però ci dice e ci conferma che non è così, che a essere vittime
sono donne di varie tipologie e classi sociali che hanno l’unica colpa di incontrare nella loro strada un mostro.
Ammazzate di botte, stuprate, bruciate o mutilate: la violenza e l’efferatezza delle modalità con cui vengono
colpite a morte stordisce e colpisce. Prima dell’omicidio di solito c’è la persecuzione, la violenza domestica o la
minaccia. Spesso queste cose sebbene vengano denunciate passano poi inosservate dalle forze dell’ordine e dai
media. Sono troppi i casi a cui dovrebbero far fronte. E allora per tutti noi è più facile chiudere gli occhi.
Il giornalista, reso celebre da Michele Santoro in Samarcanda, ci costringe ad aprire gli occhi e a guardare in faccia
la sconcertante realtà che porta un Paese come l’Italia a una percentuale di vittime pari ai Paesi del terzo mondo.
Con Strage di donne Iacona aiuta il lettore a comprendere questo fenomeno e a far luce su cosa legittima gli uomini
a sentirsi ancora così forti e così protetti.
Dettagli del libro :
- Titolo: Se questi sono gli uomini
- Autore: Riccardo Iacona
- Editore: Chiarelettere
- Collana: Reverse
- Data di Pubblicazione: Ottobre 2012
- ISBN: 8861903231
- ISBN-13: 9788861903234