La Voce di Rovigo - 21 dicembre 2012
La Voce di Rovigo - 23 dicembre 2012
Jim Morrison, quando scrisse queste righe forse pensò anche che da qualche parte nel mondo e
chissà quando qualcuno avrebbe condotto una vita all’insegna della sua intuizione e quel
qualcuno è per noi del gruppo LIONS D Lorenzo Major.
Lorenzo, all’età di 6 anni viene accompagnato dal padre in una palestra di Karate e dopo aver
assistito ad un allenamento capisce in modo inequivocabile che la sua crescita sarà all’insegna
delle arti marziali. Il suo impegno e la sua costanza lo portano a raggiungere grandi risultati a
livello internazionale.
Ma la vita riserva degli imprevisti ed in Lorenzo l’imprevisto è stato un guard rail, che lo
ha privato della deambulazione.
"E... il momento in cui pensi che tutto sia finito” durò poco perché Lorenzo trovò subito
nuovi stimoli per rimettersi in discussione e in gioco.
Nel giro di poco tempo Lorenzo centra importanti obiettivi in diverse discipline:
•TIRO A SEGNO: (Atleta Di Interesse Nazionale Dal 2005 Al 2010)
•SCHERMA: (Atleta Di Interesse Nazionale Dal 2009 Al 2011)
•KAYAK: (Atleta Di Interesse Nazionale Dal 2005 Al 2011)
"E... il momento in cui tutto ha inizio” non lo ha mai assuefatto, la sua fame di sfide è la forza
che muove la sua vitalità.
Ora la sua grinta lo spinge a cimentarsi in una nuova disciplina, il paratriathlon, con progetti
molto ambiziosi che lo proiettano verso le paralimpiadi del 2016.
La realizzazione del progetto trova in LIONS D “associazione ciclistica in ambito giovanile di
Cavarzere”, un valido partner per condividere la passione per il ciclismo e per le sfide non solo
in ambito sportivo ma anche sociale. Quindi Lorenzo diventa un membro importante del
direttivo LIONS D rappresentando un testimonial di “positività” a 360 gradi per tutti i piccoli
ciclisti che militano nell’associazione.
L’operatività per la realizzazione dell’ambizioso obiettivo passa per la difficoltà nel reperire
fondi.
Ma... la determinazione e la volontà dei LIONS D e di Lorenzo incontrano la disponibilità della
Fondazione Clodiense per concretizzare un sogno che si chiama Handbike.